Cari Amici,
considero un onore ed un privilegio servire come Presidente questo prestigioso Rotary Club Sassari Nord, e inizio questa annata dicendovi che “I have a dream”, “ho un sogno”. Come sapete, è una frase diventata celebre, tratta da un discorso tenuto da Martin Luther King. Anche io ho un sogno, che consiste nel riuscire a condividere con tutti Voi il Rotary!! Perché siamo rotariani? Che cosa ci accomuna? A queste domande il Presidente Internazionale Wilkinson risponde dicendo che ciò che accomuna i circa 1.2 milioni di soci del Rotary è la volontà di condividere. I Rotariani condividono il loro tempo, le loro capacità, la loro esperienza e le loro risorse finanziarie per realizzare progetti che fanno fronte a un ampio spettro di problematiche sociali e umanitarie. Essi condividono il loro entusiasmo e la loro dedizione per assistere i bisognosi e fare del mondo un posto migliore. Essi condividono infine una passione unica per il servire che ha reso il Rotary la prima organizzazione di servizio al mondo. Ci riflettiamo in questa immagine? Ognuno di noi decide autonomamente quanto tempo e quante energie dedicare al Rotary: da questa nostra scelta dipenderà alla fine la capacità di ogni club di condividere con la comunità locale e il resto del mondo gli obiettivi del Rotary. Il Rotary è condivisione, traduzione di Rotary Shares è il motto scelto per questa annata rotariana a livello mondiale, ed il mio sogno è appunto quello che tutti noi, anche stimolati da questo concetto solitamente associato alla promozione del bene, a cui si deve coniugare un’azione individuale che si traduce in un sentito impegno personale, con una maggiore e qualificata presenza nel club, con spirito di collaborazione e non di sterile polemica, riusciremo a portare a termine un’annata che sarà, lo spero, foriera di sicuri successi del nostro sodalizio, il cui obiettivo è il bene comune. Un'annata si chiude, un'altra annata si apre. E' il Rotary che continua, sempre rinnovandosi, pur rimanendo fedele a una tradizione ormai più che centenaria che lega l'uomo del terzo millennio appena iniziato al pensiero e all'esempio di Paul Harris, fondatore e padre del Rotary. Di conseguenza , invece di continuare, a lamentare lo scarso senso di appartenenza dei soci, le frequenze talora irrilevanti di qualcuno, se non nulle, e a volte (fortunatamente rarissimi casi) comportamenti che rasentano la maleducazione, dobbiamo cercare di trasformare una incombenza che può apparire inutile (la frequenza alle riunioni del Club) in una utile opportunità. Per farlo servono iniziativa e volontà, occorre dimostrarsi ed essere entusiasti, efficaci, efficienti e ancora entusiasti. Per questo motivo vi esorto a partecipare maggiormente alle attività rotariane, siano esse progetti di servizio o iniziative comuni quali la semplice riunione settimanale. Il Rotary se ha varcato la soglia dei cento anni, lo deve alla lungimiranza delle regole che si è data, e all’intelligenza degli uomini che le hanno applicate ed interpretate. Chiedo a tutti Voi ed ancora con maggior incisività a chi mi ha preceduto negli anni precedenti in questo incarico, di riprendere ad adoperarsi, di riprendere l’iniziativa. Tutti possiamo svolgere questo ruolo se solo decidessimo di compiere quel primo importante passo verso il coinvolgimento diretto – se solo dicessimo sì. Sì, dirigerò quel progetto; Sì, metterò le mie idée e le mie risorse a disposizione del club per contribuire a renderlo ancora più solido.
Voglio con voi riflettere sul fatto che in quanto rotariani, seppure uomini normali, il Rotary ci permette di fare cose straordinarie:il Rotary ci consente di aprire i nostri cuori alle persone che incontriamo, e di condividere l’amore che abbiamo per le nostre comunità, con altre comunità anche a distanza di molte migliaia di chilometri. Ciò perché il Rotary è l’impegno di alcuni esseri umani verso altri esseri umani, ovunque e chiunque essi siano. Non dobbiamo vincere nessun premio, ma sono convinto che così anche il nostro Club, sarà in grado di dare il suo forte contributo agli obiettivi del Rotary International: eradicazione della polio, realizzare progetti relativi all’assistenza sanitaria, le risorse idriche e l’alfabetizzazione, promuovere la pace in tutto il mondo, essere di esempio per le nuove generazioni!! Io penso che sia necessario privilegiare la politica dell’azione, nella consapevolezza che l’esito dipende dalle nostre singole capacità, ma soprattutto dall’impegno. Non abbiamo bisogno di celebrità ma di Rotariani che eroicamente, nel silenzio del loro impegno, sappiano pragmaticamente mettere in campo azioni di servizio, meccanismi capaci di produrre sistematicamente dei risultati a favore della comunità locale e internazionale.
Agire, più che parlare!
Per quanto attiene l’amministrazione del Club, occorre tenere presente che le finalità di un club possono essere raggiunte solo se esso é coeso, in altre parole composto di veri amici che hanno interessi comuni. L’amicizia deve però essere intesa come mezzo, e non già come fine dell’appartenenza al club. Essa costituisce il mezzo attraverso il quale si possono raggiungere le finalità di servizio proprie del Rotary. Credo che lo spirito di amicizia debba essere trasversale tra le idee e le opinioni, e non debba fare distinzioni fra età e generazioni. Accettiamo quindi i nostri amici per la loro personalità e per quanto sanno darci, e sappiamo al tempo stesso perdonare le incomprensioni ma anche apprezzarne la vicinanza. Da questo convincimento scaturisce l’impegno verso i vecchi soci, che pur non essendo assidui frequentatori, non debbono essere lasciati da parte e quindi favorirne il loro reinserimento nella vita sociale, verso i nuovi soci, per facilitare il loro inserimento, ed ancora verso tutti i soci, per aumentare l’orgoglio di essere membri del Rotary Club Sassari Nord. L’azione sarà allargata sino a comprendere lo sviluppo delle azioni sociali, cercando di coinvolgere quanti più soci possibile con le loro famiglie in gite fuori porta, visite guidate, iniziative a favore della Rotary Foundation ecc.
Una specifica azione sarà posta in essere per incrementare la presenza dei coniugi dei soci, mettendo in atto comportamenti che li facciano sentire benvenuti. Care amiche ed amici, avete certamente capito che ci attende un anno di proficuo lavoro per accrescere la nostra presenza sul territorio, attraverso disponibilità, comprensione e generosità, abbiamo appena terminato di aprire la via e ci accingiamo nel condividere il Rotary a contribuire per un mondo migliore. Come spero quindi, come sogno, di vedere il nostro Club al termine di quest’annata che oggi incominciamo: spero che il nostro Club si arricchisca di nuovi soci, specialmente giovani per abbassare una età media già oggi troppo elevata, spero che si riesca a cooptare in tal senso anche delle donne, spero che regni l’armonia e la voglia di fare nel senso che ci sia una attiva partecipazione alla realizzazione delle varie attività, spero che le critiche siano costruttive e non sterile polemica, spero….. ed io speriamo che me la cavo.
Se così sarà anche io sarò soddisfatto di questa opportunità di servire che mi avete concesso.
Passando per un attimo a parlare delle attività del Club per il mese di luglio, ricordo che la prima riunione si svolgerà il 10 luglio dove parleremo di Rotary, mentre il prossimo 17 luglio nel corso di un interclub con i RC Sassari, SS Silki, Porto Torres e alla presenza dei Presidenti dei RC di Alghero e Thiesi Bonorva con relatore il PDG Carlo Michelotti, ammetteremo il primo socio di questa annata, nella forma di socio onorario. Si tratta del Dott. Cesare Palermi Questore di Sassari. Il 24 luglio avremo il primo incontro dedicato alle attività della Famiglia del Rotary con pizzata, mentre il 31 luglio affineremo in una riunione soci gli ultimi dettagli dell’iniziativa del 13 agosto Convegno – Rotary Charity Regatta.
Concludo rinnovando a Voi tutti il mio più affettuoso e più fervido augurio di buon Rotary, mentre vi invito a riflettere su un pensiero di Paul P. Harris:
"Se il Rotary ci ha incoraggiato a considerare la vita e gli altri con maggiore benevolenza, se il Rotary ci ha insegnato ad essere più tolleranti e a vedere sempre il meglio in ognuno, se il Rotary ci ha permesso di creare contatti interessanti e utili con altri che a loro volta stanno cercando di catturare e trasmettere la gioia e la bellezza della vita, allora il Rotary ci ha dato tutto ciò che possiamo attenderci".
(Paul P. Harris, La mia strada verso il Rotary, edizione italiana del Distretto 2070, 1983, pag. X)
Vi abbraccio e vi ringrazio della pazienza che avete avuto a leggermi fin qui, prometto che le prossime lettere saranno più brevi.
Pier Giorgio
considero un onore ed un privilegio servire come Presidente questo prestigioso Rotary Club Sassari Nord, e inizio questa annata dicendovi che “I have a dream”, “ho un sogno”. Come sapete, è una frase diventata celebre, tratta da un discorso tenuto da Martin Luther King. Anche io ho un sogno, che consiste nel riuscire a condividere con tutti Voi il Rotary!! Perché siamo rotariani? Che cosa ci accomuna? A queste domande il Presidente Internazionale Wilkinson risponde dicendo che ciò che accomuna i circa 1.2 milioni di soci del Rotary è la volontà di condividere. I Rotariani condividono il loro tempo, le loro capacità, la loro esperienza e le loro risorse finanziarie per realizzare progetti che fanno fronte a un ampio spettro di problematiche sociali e umanitarie. Essi condividono il loro entusiasmo e la loro dedizione per assistere i bisognosi e fare del mondo un posto migliore. Essi condividono infine una passione unica per il servire che ha reso il Rotary la prima organizzazione di servizio al mondo. Ci riflettiamo in questa immagine? Ognuno di noi decide autonomamente quanto tempo e quante energie dedicare al Rotary: da questa nostra scelta dipenderà alla fine la capacità di ogni club di condividere con la comunità locale e il resto del mondo gli obiettivi del Rotary. Il Rotary è condivisione, traduzione di Rotary Shares è il motto scelto per questa annata rotariana a livello mondiale, ed il mio sogno è appunto quello che tutti noi, anche stimolati da questo concetto solitamente associato alla promozione del bene, a cui si deve coniugare un’azione individuale che si traduce in un sentito impegno personale, con una maggiore e qualificata presenza nel club, con spirito di collaborazione e non di sterile polemica, riusciremo a portare a termine un’annata che sarà, lo spero, foriera di sicuri successi del nostro sodalizio, il cui obiettivo è il bene comune. Un'annata si chiude, un'altra annata si apre. E' il Rotary che continua, sempre rinnovandosi, pur rimanendo fedele a una tradizione ormai più che centenaria che lega l'uomo del terzo millennio appena iniziato al pensiero e all'esempio di Paul Harris, fondatore e padre del Rotary. Di conseguenza , invece di continuare, a lamentare lo scarso senso di appartenenza dei soci, le frequenze talora irrilevanti di qualcuno, se non nulle, e a volte (fortunatamente rarissimi casi) comportamenti che rasentano la maleducazione, dobbiamo cercare di trasformare una incombenza che può apparire inutile (la frequenza alle riunioni del Club) in una utile opportunità. Per farlo servono iniziativa e volontà, occorre dimostrarsi ed essere entusiasti, efficaci, efficienti e ancora entusiasti. Per questo motivo vi esorto a partecipare maggiormente alle attività rotariane, siano esse progetti di servizio o iniziative comuni quali la semplice riunione settimanale. Il Rotary se ha varcato la soglia dei cento anni, lo deve alla lungimiranza delle regole che si è data, e all’intelligenza degli uomini che le hanno applicate ed interpretate. Chiedo a tutti Voi ed ancora con maggior incisività a chi mi ha preceduto negli anni precedenti in questo incarico, di riprendere ad adoperarsi, di riprendere l’iniziativa. Tutti possiamo svolgere questo ruolo se solo decidessimo di compiere quel primo importante passo verso il coinvolgimento diretto – se solo dicessimo sì. Sì, dirigerò quel progetto; Sì, metterò le mie idée e le mie risorse a disposizione del club per contribuire a renderlo ancora più solido.
Voglio con voi riflettere sul fatto che in quanto rotariani, seppure uomini normali, il Rotary ci permette di fare cose straordinarie:il Rotary ci consente di aprire i nostri cuori alle persone che incontriamo, e di condividere l’amore che abbiamo per le nostre comunità, con altre comunità anche a distanza di molte migliaia di chilometri. Ciò perché il Rotary è l’impegno di alcuni esseri umani verso altri esseri umani, ovunque e chiunque essi siano. Non dobbiamo vincere nessun premio, ma sono convinto che così anche il nostro Club, sarà in grado di dare il suo forte contributo agli obiettivi del Rotary International: eradicazione della polio, realizzare progetti relativi all’assistenza sanitaria, le risorse idriche e l’alfabetizzazione, promuovere la pace in tutto il mondo, essere di esempio per le nuove generazioni!! Io penso che sia necessario privilegiare la politica dell’azione, nella consapevolezza che l’esito dipende dalle nostre singole capacità, ma soprattutto dall’impegno. Non abbiamo bisogno di celebrità ma di Rotariani che eroicamente, nel silenzio del loro impegno, sappiano pragmaticamente mettere in campo azioni di servizio, meccanismi capaci di produrre sistematicamente dei risultati a favore della comunità locale e internazionale.
Agire, più che parlare!
Per quanto attiene l’amministrazione del Club, occorre tenere presente che le finalità di un club possono essere raggiunte solo se esso é coeso, in altre parole composto di veri amici che hanno interessi comuni. L’amicizia deve però essere intesa come mezzo, e non già come fine dell’appartenenza al club. Essa costituisce il mezzo attraverso il quale si possono raggiungere le finalità di servizio proprie del Rotary. Credo che lo spirito di amicizia debba essere trasversale tra le idee e le opinioni, e non debba fare distinzioni fra età e generazioni. Accettiamo quindi i nostri amici per la loro personalità e per quanto sanno darci, e sappiamo al tempo stesso perdonare le incomprensioni ma anche apprezzarne la vicinanza. Da questo convincimento scaturisce l’impegno verso i vecchi soci, che pur non essendo assidui frequentatori, non debbono essere lasciati da parte e quindi favorirne il loro reinserimento nella vita sociale, verso i nuovi soci, per facilitare il loro inserimento, ed ancora verso tutti i soci, per aumentare l’orgoglio di essere membri del Rotary Club Sassari Nord. L’azione sarà allargata sino a comprendere lo sviluppo delle azioni sociali, cercando di coinvolgere quanti più soci possibile con le loro famiglie in gite fuori porta, visite guidate, iniziative a favore della Rotary Foundation ecc.
Una specifica azione sarà posta in essere per incrementare la presenza dei coniugi dei soci, mettendo in atto comportamenti che li facciano sentire benvenuti. Care amiche ed amici, avete certamente capito che ci attende un anno di proficuo lavoro per accrescere la nostra presenza sul territorio, attraverso disponibilità, comprensione e generosità, abbiamo appena terminato di aprire la via e ci accingiamo nel condividere il Rotary a contribuire per un mondo migliore. Come spero quindi, come sogno, di vedere il nostro Club al termine di quest’annata che oggi incominciamo: spero che il nostro Club si arricchisca di nuovi soci, specialmente giovani per abbassare una età media già oggi troppo elevata, spero che si riesca a cooptare in tal senso anche delle donne, spero che regni l’armonia e la voglia di fare nel senso che ci sia una attiva partecipazione alla realizzazione delle varie attività, spero che le critiche siano costruttive e non sterile polemica, spero….. ed io speriamo che me la cavo.
Se così sarà anche io sarò soddisfatto di questa opportunità di servire che mi avete concesso.
Passando per un attimo a parlare delle attività del Club per il mese di luglio, ricordo che la prima riunione si svolgerà il 10 luglio dove parleremo di Rotary, mentre il prossimo 17 luglio nel corso di un interclub con i RC Sassari, SS Silki, Porto Torres e alla presenza dei Presidenti dei RC di Alghero e Thiesi Bonorva con relatore il PDG Carlo Michelotti, ammetteremo il primo socio di questa annata, nella forma di socio onorario. Si tratta del Dott. Cesare Palermi Questore di Sassari. Il 24 luglio avremo il primo incontro dedicato alle attività della Famiglia del Rotary con pizzata, mentre il 31 luglio affineremo in una riunione soci gli ultimi dettagli dell’iniziativa del 13 agosto Convegno – Rotary Charity Regatta.
Concludo rinnovando a Voi tutti il mio più affettuoso e più fervido augurio di buon Rotary, mentre vi invito a riflettere su un pensiero di Paul P. Harris:
"Se il Rotary ci ha incoraggiato a considerare la vita e gli altri con maggiore benevolenza, se il Rotary ci ha insegnato ad essere più tolleranti e a vedere sempre il meglio in ognuno, se il Rotary ci ha permesso di creare contatti interessanti e utili con altri che a loro volta stanno cercando di catturare e trasmettere la gioia e la bellezza della vita, allora il Rotary ci ha dato tutto ciò che possiamo attenderci".
(Paul P. Harris, La mia strada verso il Rotary, edizione italiana del Distretto 2070, 1983, pag. X)
Vi abbraccio e vi ringrazio della pazienza che avete avuto a leggermi fin qui, prometto che le prossime lettere saranno più brevi.
Pier Giorgio
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